sabato 12 novembre 2016

Giulio De Zuliani, 1922-1945

Giulio De Zuliani, partigiano ucciso a
Mogliano Veneto il 28 aprile 1945.
De Zuliani Giulio di Giuseppe, Treviso, classe 1922
Caporale Maggiore - Corso A.U.C. - 24° Rgt. Fanteria
Partigiano Combattente -  Brg. F.lli d'Italia
Caduto il 28 aprile 1945, a Mogliano V.
Nel corso delle operazioni per la liberazione, veniva colpito dai tedeschi in P.zza Duca d'Aosta e moriva per le ferite riportate
Studente universitario - maturità classica      (Elio Fregonese, 1997)





Ulteriori informazioni tratte dal foglio matricolare
De Zuliani Giulio, classe di leva 1922, matricola 18369, Distretto di Treviso (28).
Figlio di Giuseppe e di Coletti Maria, nato il 3 [?] maggio 1922 a Venezia.
4 febbraio 1941  Visita di leva: statura m. 1,79 - torace m. 0,83.
Professione: studente - Titolo di studio: 2° liceo classico.
Residente a Treviso, Via Riccati 72.
16 gennaio 1942 «Ammesso al ritardo del servizio militare per ragioni di studio quale inscritto all’ultimo anno di scuole superiori di 2° grado a mente del N. 8 del manifesto di chiamata alle armi della classe 1922 allegato alla circolare 897 G.M. 1942-XX».
14 luglio 1942 Ha dichiarato di aver conseguito il diploma di maturità classica nel giugno del 1942 e ha l’obbligo di frequentare i corsi Allievi Ufficiali di Complemento.
2 febbraio 1943 Chiamato alle armi e giunto nel Deposito del 24° Reggimento Fanteria per il successivo avviamento all’XI battaglione Istruzione in Gradisca.
9 settembre 1943 «Inviato in licenza illimitata in seguito agli avvenimenti bellici dell’8 settembre 43».
28 febbraio 1944 Richiamato alle armi ed assegnato a distretto Militare di Treviso nella 29a Compagnia Distrettuale.
28 febbraio 1944 Ricoverato all’ospedale militare di Treviso.
13 marzo 1944 «Dimesso idoneo ai soli servizi condizionati».
27 luglio 1944 «Esonerato dal servizio militare ed incorporato nel servizio del lavoro presso il Centro Raccolta Lavoratori per la Germania (f.o n /4517/r/II del 27/44 del 29° Comando Militare Provinciale».
Iscritto nel ruolo 71 B  della forza in congedo Distrettuale del Distretto Militare di Treviso
«Parificato il 11 agosto 1944».
A fine testo, a matita
«Deceduto (fucilato dai tedeschi il 28.4.45). // Pratica presso Ufficio stralcio Partigiani».
Consueta croce vergata con matita rossa a indicarne il decesso.


Motivazione della Medaglia d'argento
[De] Zuliani Giulio
di Giuseppe e di Coletti Maria,
da Venezia  - cl. 1922
[...]
«Subito dopo l'armistizio partecipava alla lotta di liberazione distinguendosi nel campo organizzativo e prendendo parte ad un conflitto per impossessarsi di armi e munizioni.
Tratto in arresto e internato in Austria riusciva ad evadere per tornare alla sua Treviso e con fiera decisione subito riprendeva la lotta. Nuovamente ricercato, per evitare rappresaglie alla famiglia che lo aveva ospitato, generosamente si presentava e veniva ristretto in carcere, ma dopo alcuni mesi, riusciva ad organizzare una rivolta di  detenuti e di evadere dopo un duro combattimento.
Partecipava alla liberazione di Venezia e si portava poi verso Treviso, ancora occupata dai tedeschi, riaffermando , ancora una volta, la sua ammirevole e incoercibile volontà di lotta.
Scontratosi con un reparto di SS germaniche veniva preso e passato per le armi».

Mogliano Veneto (TV) - 29 aprile 1945
Decreto 17 gennaio 1957 - G.U. 87/57


A Giulio De Zuliani [figlio dell'avv. Giuseppe] verrà conferita dall'università di Padova la laurea Honoris Causa in giurisprudenza. (Notizia nel Gazzettino del 18.6.1947)
Questa la scheda:
«De Zuliani Giulio - Di Venezia; iscritto a Giurisprudenza; Partigiano combattente della Brigata “Treviso”.
n. 3 maggio 1922 - m. 28 aprile 1945
Luogo della morte:  secondo il foglie notizie “Fu ucciso in combattimento a Mogliano Veneto contro le SS tedesche”.
Riconoscimenti militari: 1 medaglia d’argento al v.m.
Riconoscimenti dell’Università: Laurea h. c. 11 giugno 1947». (Graziuso, pp. 94 e 117)

Giulio de Zuliani, partigiano di Treviso ucciso a Mogliano il 28 aprile 1945
viene ricordato a un anno dalla sua morte dal Gazzettino.

(Insmli, fondo CVL, b 165 fasc 532_De Zuliani Giulio)

Trascrizione

Ricordo di Giulio de Zuliani

«28 aprile 1945: un anno ormai ci divide dal triste giorno della Sua tragica morte: ma in queste ore sì piene di ricordi e di commozione, il nostro animo risale la via del tempo e ritorna a quei tormentati istanti in cui la gioia per la libertà ritrovata fu velata dal dolore di una sì grande perdita. Perché Giulio ci fu strappato nell’ultimo schianto della bufera, quando tutto sembrava finito e concluso, travolto in un attimo senza gridare la sua, la nostra vittoria.
Ed oggi ogni parola sembra vana retorica di fronte a una così spietata, crudele fatalità. Nulla possiamo dire: soltanto ricordare. Ricordare il suo dolce sorriso, il coraggio, l’invincibile ottimismo, l’entusiasmo, la bontà del suo generoso cuore. Ricordare l'avventurosa sua vita di italiano e di combattente clandestino.
Deportato in Germania nell’estate del 1944, riuscì a fuggire e a rientrare in Patria: continuò allora a militare nelle formazioni partigiane, fino a quando nel febbraio del ‘45 fu arrestato e incarcerato a Venezia.
Il 28 aprile durante l’insurrezione generale, dopo aver compiuto con gli altri detenuti politici l’occupazione delle prigioni, volle subito rientrare a Treviso, per riabbracciare sua Madre e riprendere il suo posto di combattimento nella città ancora presidiata dal nemico. Ma a Mogliano cadde in una imboscata e, catturato con le armi in pugno, fu barbaramente assassinato. Così cadde Giulio de Zuliani, all’alba della vittoria con il giovane cuore esultante, rivolto alla famiglia e alla Patria. Invano gli amici lo attesero in quella sera di aprile: Egli era là ove la ferocia degli uomini lo aveva sorpreso; solo, sulla nuda terra, lontano… e un rosso fiore di sangue gli illuminava la fronte…
Un anno è passato, ma il ricordo non può finire: gli amici che lo conobbero, che divisero con Lui ansie [e] speranze salutano oggi Giulio, compagno nostro e che il Tuo ricordo ci aiuti a non mai tradirti, a non mai dimenticare l’amore e il sogno per i quali Tu donasti la vita. Amore e sogno d’Italia». (Il Gazzettino, 28 aprile 1946)

PS

Da notare la data di archiviazione. Dal timbro è stata rifilata la parte indicante l'anno della "era fascista". Siamo in piena ricostruzione, e il riuso - che oggi viene inteso come una scelta ecologica - era allora una pressante necessità economica.



Quattro pallottole delle S.S.

«Quando mi trovo a scrivere dei miei compagni caduti ma specie di due di essi, Giovanni Girardini e Giulio de Zuliani, una grande tristezza mi prende il cuore. Non solo perché sono morti e non torneranno più ma perché nella loro vita e nella loro morte ci sono entrato anch’io con la mia povera umanità e la mia povera missione da compiere.   Non me ne pento, né potevo fare diversamente: non mi era moralmente lecito respingere del tutto e per sempre la loro offerta volontaria di sé alla libertà ed alla Patria. Perché erano quelli che volevano battersi e battersi sul serio ed a fondo. non volevano soltanto appoggiarci od aiutarci, volevano lottare con le armi alla mano e con fede giurata. Non si può chiudere definitivamente la porta in faccia ad un giovane che si offre ripetutamente ed insistentemente in nome di certi valori quando essi sono compromessi ed il popolo per questo è in pericolo: sarebbe rifiutare la pioggia sulla terra arsa, che la fecondi e la restituisca a vita, dopo averla tanto invocata.
[...]
Giulio De Zuliani [...] era già entrato nel vivo della lotta quando saltò oltre Villach da un treno in corsa e poi su di un altro ed a piedi e per mille vicende arrivò fino a noi, accompagnatoci da Giorgio Dall’Armi.
Bello, robusto, aitante e pagano nel senso più italico e generoso del termine: la vita per la vita, oggi per oggi, per vivere e per respirare la libertà e la bellezza che è nelle vene e nel mondo che ci circonda. Non amava particolarmente le armi ma sapeva all’occorrenza adoperarle a dovere.
Vivo, ogni momento, e lieto e spregiudicato e sicuro; faceva venire in mente quel passo di Abba che fu dei Mille di Garibaldi che quando si ritrovava fra commilitoni, in un reparto di volontari forti, valorosi e generosi scrive: “Il senso che dà questo sentirsi assorbito dalla vita d’un gran corpo di giovinezza, d’amore e valore non c’è nulla che lo possa dare!”
Mi diceva: “Sono uno dei vostri perché ci credo e mi piace”.
Dopo mesi e mesi che fu con noi fu catturato e visse nella schifosa topaia carceraria veneziana, con Nino, allegro e giocando ad una dama fatta col lapis copiativo, che conservo ancora macchiata del sangue della sua morte.
Autoliberatosi con altri, circa il 25 aprile, ritrovò appunto Giorgio e gli disse: “Corriamo a Treviso da Toto che a questa ora dev'essere già entrato in azione, per la nostra città”. Ed effettivamente corse; corse incontro al combattimento ed ebbe l’imboscata, per la stupidità d’informazione d’una vecchia passante facilona. La stupidità e la vecchiaia non erano per lui e gli riuscirono fatali. Non ebbe forse il tempo di meditarci perché le quattro pallottole degli esecutori sommari delle S. S. lo toccarono tutte. Giorgio con un salto fu salvo. Ritrovammo il morto con difficoltà e lo portammo a sepoltura a spalle, per Treviso, nel sole alto di una tarda mattinata di primavera, libero per sempre. Morì dunque per incontrarsi con noi e partecipare alla presa di Treviso».
(Da un articolo - senza data - di Teodolfo (Toto) Tessari su La Riscossa riportato alle pp. 12-13 di
Ventennale della Resistenza, Comune di Mogliano Veneto, 1965)


Il ricordo di Giulio De Zuliani nel vecchio mausoleo dei partigiani
al cimitero di Treviso-San Lazzaro.
(Da Ventennale della Resistenza...)



Via Giulio De Zuliani, partigiano ucciso a Mogliano Veneto il 28 aprile 1945.
È la prima laterale a sinistra di via S. Antonino, direzione Casier.
Sullo sfondo i tralicci della ferrovia Venezia-Treviso-Udine

Di Giulio De Zuliani abbiamo anche la ricostruzione delle sue ultime ore in due distinti passaggi del Diario storico della 32. compagnia repubblicana "Mazzini" aggregata alla Brigata Treviso del Gruppo Brigate "Sandro Pomini" [a direzione Democrazia Cristiana]. 
Pagina 5: «Il volontario Giulio De Zuliani evaso unitamente al Nino Bin dal carcere di Venezia con la forza delle armi partiva da detta città per raggiungere la 32. Mazzini e con essa combattere.
Superava vittoriosamente con patrioti del luogo scontri tra Mestre e Marocco, ma caduto prigioniero insieme al Dall’Armi Giorgio veniva fucilato dalle SS tedesche immediatamente. Il volontario Dall'Armi che lo accompagnava uscito illeso dalla stessa scarica ne riportava la salma a Treviso e immediatamente dopo entrava in azione con i compagni della 32.a».
Pagina 14. Elenco nominativo dei caduti della compagnia [tre su 37 effettivi]: «De Zuliani Giulio di Giuseppe  e di Coletti Maria nato a Venezia il 3.5.1922 - indirizzo della famiglia : via Riccati 72.
evaso con la forza delle da Venezia durante la insurrezione, supera[t]i vittoriosamente due combattimenti a Campalto e a Marocco viene catturato in Mogliano mentre rientra al proprio reparto e fucilato immediatamente da reparti di S. S. tedesche il Giorno 29 mattina alle ore 8.30». [1]


La morte di Giulio De Zuliani nel Diario storico della 32. compagnia
''Mazzini'' - Treviso
(Aistresco, b. 45, Carte Fusari Pietro)

[1] Su data e ora della morte di De Zuliani ecco quanto scrive la relazione della brigata Negrin sui giorni dell'insurrezione popolare e della liberazione di Mogliano: «La giornata gloriosa [del 28 aprile 1945] si chiudeva con un altro sacrificio doloroso. Verso le ore 21 un reparto della SS tedesca proveniente da Mestre bloccava al centro di Mogliano i due patrioti Trevigiani De Zuliani [...] e Dall'Armi freddando vigliaccamente il De Zuliani mentre il Dall'Armi riusciva a fuggire incolume».
(Relazione dattiloscritta, datata 9 maggio 1945, con firme autografe del commissario della brigata Corrado Perissino "Rossi" e del comandante Umberto Rigato "Picò" - Aistresco b. 10, id 124, fasc. carteggio relativo ai giorni dell'insurrezione)

Atto di Morte - Comune di Mogliano Veneto


L'atto di morte redatto dal Comune di Mogliano Veneto conferma ufficialmente che l'uccisione
di Giulio De Zuliani è avvenuta verso le 21 del 28 aprile 1945, in piazza Duca d'Aosta.
 



2 commenti:

  1. Si conosce la provenienza del padre di Giulio?

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    1. PRESUMO provenisse da Venezia, visto che - in tutte le carte ufficiali - Giulio risulta nato a Venezia da Giuseppe e Maria Coletti. Di più non so dirle.

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