sabato 12 novembre 2016

Ado Bonali, 1922-1944

Bonali Ado di Gino, Treviso, classe 1922
Autiere - 5° Rgt. Autieri - presso 341° Comp. Presidiaria Alpina
Partigiano Combattente - Brg. Matteotti - Div. M. Grappa
Caduto il 21 settembre 1944, a Crespano del Grappa
Moriva in combattimento in località Farra, sul massiccio del Grappa, durante il rastrellamento nazifascista
Studente - 3° ist. tecnico    (Elio Fregonese, 1997)



Ulteriori informazioni tratte dal foglio matricolare
Bonali Ado, classe di leva 1922, matricola 19231, Distretto di Treviso
Alla visita di leva (1.2.1941): residente a Treviso in piazza Garibaldi, n. 16
Data di nascita parzialmente illeggibile: 31 [...] 1922; luogo di nascita: Treviso (a penna), corretto a matita con Barbarano (Vicenza).
Professione: studente. Titolo di studio: Istituto tecnico
Statura: cm. 164,5 - torace m. 0,88
29 gennaio 1942 Chiamato alle armi
30 gennaio 1942 Nel 5° centro automobilistico in Trieste, in territorio dichiarato in stato di guerra
12 giugno 1942 Aggregato alla 94.a compagnia distrettuale
15 agosto 1942 Rientrato al Corpo
1 luglio 1942  Nel 5° reggimento Autieri per cambio denominazione
25 agosto 1942 Aggregato al comando sottozona militare B [...] del Friuli
23 marzo 1943 Aggregato a 341.a compagnia Alpini
29 luglio 1943 Trattenuto alle armi ai sensi dell’art. 251 F.O. 1943 dispensa n, 25  o.p.1017/43
«Iscritto nella forza in congedo  Autieri del Distretto Militare di Treviso
Parificato a Treviso il 15 novembre 1943».

Nessun accenno alla sua attività partigiana.



La Località Fienili di Fara in territorio di Crespano del Grappa dove, nel pomeriggio
del 21 settembre 1944 fu ucciso il partigiano Ado Bonali con altri tre suoi compagni della "Matteotti".
 (Tav. IGM ''Cavaso'', aggiornata 1927, unita a ''Monte Grappa'', aggiornata nel 1935 )

Casera Cavasi  in località Fara di Crespano del Grappa dove nel pomeriggio del 21 settembre 1944 furono uccisi
Ado Bonali e altri tre partigiani della brg. Matteotti durante il rastrellamento nazifascista del Grappa.
 (Lorenzo Capovilla-Giancarlo De Santi, 2006, Sui sentieri dei partigiani nel massiccio del Grappa )

Lapide infissa nella Casera Cavasi  (loc. Fara di Crespano del Grappa) a ricordo dei 4 partigiani
(fra cui Ado Bonali) uccisi dai tedeschi il 21 settembre 1944. (Foto di Lorenzo Capovilla)


«Il primo caduto, Ilario Guadagnini, diciannovenne di Crespano fu colpito verso l'una del pomeriggio mentre scendeva con un amico, Sebastiano Brion, che invece riusciva a sottrarsi al tiro del nemico nascondendosi dietro alcuni grossi castagni». 

Gli altri tre: Ado Bonali, Mario Callegari e Ugo Simonetto furono colpiti nel pomeriggio dello stesso giorno «mentre tentavano di scendere lungo il ripido pendio a nord della malga, ingannati da una lampada e da animali al pascolo che appartenevano ai rastrellatori e non ai contadini del posto, come avevano creduto».

(L. Capovilla-G.C. De Santi, Sui sentieri dei partigiani nel massiccio del Grappa, p. 88)

Da ricordare come il rastrellamento nazifascista fosse iniziato verso le 7 del 20 settembre e che già a metà del giorno seguente la resistenza partigiana era stata infranta, come testimonia il drammatico "si salvi chi può" emanato alle ore 13 del 21 settembre 1944 dal "comandante unico" dei partigiani Angelo Pasini "Longo".

(E. Opocher, L. Morello, G. Toaldo, Il rastrellamento del Grappa ... p. 54)

I giorni successivi fu caccia all'uomo e mattanza, culminata con i 31 impiccati a Bassano il 26 settembre.

I numeri parlano di «171 tra impiccati e fucilati nei paesi posti alle pendici del Massiccio; 300 uccisi in montagna in combattimento o dopo la cattura con le armi in mano; quasi 400 deportati in Germania, di cui due terzi non hanno fatto più ritorno».

(Egidio Ceccato, Il rastrellamento del Grappa (1944), in Venetica, 1995, p. 83)





La Casera Cavasi, loc. Fara di Crespano del Grappa,
con la lapide che ricorda i 4 partigiani uccisi dai tedeschi
durante il rastrellamento del 1944. (Foto di Lorenzo Capovilla)

Atto di morte - Comune di Crespano del Grappa (TV)

Bonali Ado, partigiano ucciso in località ''Farra'' [Fara] di Crespano del Grappa,
durante il rastrellamento di tedeschi e fascisti, 21 settembre 1944 - Atto di Morte.

Trascrizione
«L’anno millenovecentoquarantacinque addì tre del mese di Agosto alle ore undici e minuti cinque nella casa Comunale.
Avanti di me, Pietro Dal Pozzo, Segretario, Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Crespano del Grappa, per delegazione debitamente approvato, sono comparsi
[il padre di Ado] Bonali Gino di fu Giuseppe di anni cinquantasette benestante residente in Treviso e Rizzardo Domenico di Michele, di anni quarantacinque, impiegato, residente in Crespano del Grappa, i quali alla presenza di Colferai Giacomo di fu Paolo di anni cinquantaotto impiegato residente in Crespano Grappa e Fabbian Mario di fu Primo di anni trenta impiegato residente in Crespano del Grappa, mi hanno dichiarato quanto segue:
Il giorno ventiuno del mese di Settembre dell’anno millenovecentoquarantaquattro, alle ore e minuti in località “Farra” di questo Comune è morto Bonali Ado, dell’età di anni ventidue di razza ariana residente in Treviso studente che era nato a Treviso da Gino, benestante residente in Treviso e da Certucha Giuseppina casalinga residente in Treviso e che era marito di Colusso Maria [...]. La presente tardiva compilazione è stata autorizzata con sentenza 26.7.1945 del Tribunale di Treviso oggi inserita in questo registro al n° 3 p. II C. - Il presente atto viene letto agli intervenuti, i quali tutti, insieme con me, lo sottoscrivono».

Nota
Sulla lapide del monumento di Treviso il nome riportato è Aldo Bonali.

Il ricordo di Aldo [Ado] Bonali nel monumento ai partigiani di Treviso.


Quando si dice “guerra civile”…


Il partigiano Ado Bonali, ucciso nel rastrellamento del Grappa,  era fratello dell’ufficiale delle brigate nere Natale, rimasto fedele alla RSI fino all’ultimo giorno.
Il s. ten. Natale Bonali, classe 1917, partecipò al rastrellamento che nella notte fra il 2 e 3 agosto 1944 — cioè meno di due mesi prima della morte per mano tedesca di suo fratello Ado — si concluse con l’uccisione dei due partigiani di Treviso Renato Moretto e Antonio Scarabel nei pressi dell’attuale ospedale civile Ca’ Foncello.
Sottoposto a processo presso la Corte d’Assise Straordinaria di Treviso il 16 aprile 1946 in base agli articoli 1 del D.L.L. 22.4.1945 n. 142 e 58 del C.P.M.G per aver «collaborato con le autorità nazifasciste in operazioni contro cittadini e partigiani, alcuni dei quali dopo arrestati furono deportati e soppressi», la Corte sottolineava che: «La posizione del Bonali è più grave per la sua qualità di ufficiale e per aver prestato servizio per un anno intero,dall’aprile 1944 all’aprile 1945, all’Ufficio Assistenza e Propaganda, e nell’ultimo mese diretto le chiacchierate radiofoniche in Piazza dei Signori a Treviso denominate “La voce del Sile” e infine per essersi prestato alle funzioni di Cancelliere al processo sommario della sera del 4 agosto 1944 nel teatro Accademia di Conegliano - che portò alla fucilazione di quattro giovani (Lazzarini, Petrovich, Camillo e Pozzi) - e nulla avere fatto per esimersene».
Se la cavò con sei anni e sei mesi di condanna, quasi certamente condonati dall’Amnistia Togliatti del successivo 22 giugno 1946.

(Sentenza n. 26/46 del 16.04.1946, pp. 340-343. Istresco materiali digitalizzati )


- (Pagina dedicata al partigiano Aldo Bonali) -

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