Renato Luciano Mantovani "Balilla", partigiano ucciso a Pieve di Teco (IM) il 26.1.1945, non ancora diciassettenne. (Istoreto) |
Partigiano Combattente - 3. Brg. Bagigalupo - 6. Div. Bonfante
Caduto il 26 gennaio 1945, a Pieve di Teco
Dopo un aspro combattimento veniva arrestato il 23 gennaio, incarcerato, dopo tre giorni di stringenti interrogatori veniva fucilato.
Tipografo - 3. avv. professionale (Elio Fregonese, 1997)
Ulteriori informazioni tratte dal foglio matricolare
Mantovani Luciano Renato, classe di leva 1928, matricola 56464 quater, Distretto di Treviso (28). / Figlio di Adelchi e di Florian Giovannina, nato il 16.12.1928 a Treviso.
«Considerato come arruolato nell’Esercito per aver fatto parte dal 1°.9.1944 al 26.1.1945 della formazione partigiana 6a Div. Bonfante, 3a Brig. Bacigalupo con la qualifica gerarchica partigiana: nessuna [...]
Timbro
Equiparato a tutti gli effetti (escluso il compimento degli
obblighi di leva), per il servizio partigiano anzidetto, ai militari volontari
che hanno operato in Unità regolari delle Forze Armate nella Lotta di
Liberazione (D.L. 6/9/1946 n. 93)
obblighi di leva), per il servizio partigiano anzidetto, ai militari volontari
che hanno operato in Unità regolari delle Forze Armate nella Lotta di
Liberazione (D.L. 6/9/1946 n. 93)
A penna
Deceduto nel Comune di Pieve di Teco, come risulta dall’atto di morte del Comune di Venezia in data 10.11.1958 - Partigiano Combattente Caduto (fucilato) - li 26 Genn. 1945)».
Renato Luciano Mantovani «Di anni 16. Nato il 16 dicembre 1928 a Treviso. Studente iscritto al 2º anno della scuola di avviamento professionale. Nell'estate del 1944 si collega coi partigiani ed entra a far parte della 3ª Brigata della VI Divisione d’assalto Garibaldi-Liguria "Silvio Bonfante". Il 23 gennaio 1945 è sorpreso da un rastrellamento nazifascista mentre si trova a Degolla, una frazione di Ranzo (in provincia di Imperia);catturato con altri 7 compagni d’armi, Mantovani è subito tradotto a Pieve di Teco (IM), dove viene fucilato senza processo sei giorni dopo, 29 gennaio 1945».
(Scheda di Igor Pizzirusso, dal sito Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza Italiana, INSMLI. Consultata giovedì 22 febbraio 2018)
Da segnalare come il padre, Adelchi Mantovani, fosse un ex socialista massimalista che nel 1924 entrò a far parte del partito comunista di Treviso. Lo veniamo a sapere dal partigiano e dirigente comunista trevigiano Nicola Paoli, a p. 134 dei sui Quaderni :
«Cominciava la persecuzione, specie con gli intellettuali. Ghidetti [Vittorio, primo sindaco di Treviso dopo la Liberazione] allora faceva parte del gruppo di Serrati, i così detti “terzini", e fu lui, Oreste Bonaccina, Beppi Fiabon [marito di Teresa Menghi] e Adelchi Mantovani, che nel 1924 la frazione si fuse con noi. Ghidetti era alla camera del lavoro [...]».
L'ultimo saluto ai genitori di Renato Luciano Mantovani, prima di essere fucilato:
Renato Luciano Mantovani "Balilla", partigiano:
Notizia ai genitori / "Sono accusato di appartenere /
alle bande comuniste, vi / domando perdono, ora mi/
fucilano " // Renato - (Dal sito ultimelettere.it )
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Un piccolo eroe patriota
«Giunge notizia, da Venezia, che la salma del quindicenne Renato Mantovani di Adelchi e di Rina Florian, nato a Treviso, è stata trasportata dalla Liguria a Venezia nella camera ardente predisposta nella sede di S. Polo del P.C.I.
Il piccolo Renato era fuggito da casa nel settembre 1943 alla insaputa dei genitori, i quali, dopo tante ricerche, avevano potuto solo stabilire che provvedutosi di uno zaino di marina aveva lasciato Venezia e nulla più.
Improvvisamente, verso la metà di luglio, una breve comunicazione da Pieve di Teco faceva conoscere che Renato riposava nel cimitero di quel paese, poiché arrestato il 23 gennaio 1945 insieme ad altri sei patrioti, dopo tre giorni dall’arresto insieme a questi era stato fucilato dalle brigate nere.
In un foglietto scritto di suo pugno, il piccolo eroico patriota mandava l’ultimo saluto ai genitori, alla sorella ed ai nonni chiedendo perdono per il dolore che procurava loro.
I funerali di Renato Mantovani hanno avuto luogo a Venezia giovedì 26 corr. alle ore 10 dalla camera ardente per il cimitero di Venezia»
(Rinascita, Organo del Comitato di Liberazione Nazionale, Treviso, n. 10, 28.7.1945)
(Anteprima online su Google Libri - Consultazione: 14 agosto 2017)
Nota - Nella lapide del monumento di Treviso, la sua data di morte è stata scambiata con quella di Giacomo (o Jacopo) Mantovani Orsetti, di Renzo, nato nel 1924 e ucciso a Crespano del Grappa l'8 ottobre del 1944.
Fonte: Fregonese e la pagina Facebook "Studi storici Giovanni Anapoli" - 18-29 settembre 1944: Operazione “Piave” – “il massacro del Grappa” (Pedemontana e Massiccio del Grappa). 2^ PARTE - Le vittime [scheda n. 157 - Consultazione: 14 agosto 2017]
Partigiano Mantovani Luciano (Renato). Nel monumento di Treviso è ricordato solo con il nome, senza foto e con luogo e data di morte sbagliati: Crespano del Grappa, 8.10.1944, anziché Pieve di Teco (Imperia), 26.1.1945. |
Partigiano Luciano Renato Mantovani, certificato di morte: Pieve di Teco (Imperia), 26 gennaio 1945. |
Pieve di Teco, provincia di Imperia: monumento ai caduti partigiani, veduta d'insieme. (Google Street View, novembre 2011). |
Monumento ai partigiani, Pieve di Teco (Imperia): lapide ai sei caduti con meno di vent'anni - fra cui il sedicenne Luciano (Renato) Mantovani, nato a Treviso - Calderoni Ugo,19; De Negri Lino,16; Ponzoni Mario, 18; Talluri Ettore, 19; Saldo Bartolomeo, 17 - (Pietre della Memoria) |
Luciano (Renato) Mantovani, partigiano, nel database dell'ILSREC (Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea "R. Ricci") |
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