Partigiano Combattente - Brg. Bavaresco - Div. Sabatucci
Caduto il 29 aprile 1945, a Treviso
Durante scontro a fuoco alla caserma Salsa, veniva catturato dai tedeschi e fucilato
Studente liceale (Elio Fregonese, 1997)
Il ricordo di Piergiocondo Pozzobon nel monumento ai partigiani di Treviso. |
Considerazioni sulla morte di Pier Giocondo Pozzobon
Elio Fregonese scrive con sicurezza che Pozzobon, partigiano della Bavaresco, fu catturato e fucilato dai tedeschi alla caserma Salsa il 29 aprile. Ma nella domanda di iscrizione all’Anpi, firmata dalla mamma di Pier Giocondo, Jolanda Pozzobon Marcheggiano, il comandante della Bavaresco, Corrado Vanin “Sparviero” sottoscrive una dichiarazione in cui, dopo aver ricordato che P.G. era “collegato” con la sua brigata fin dal giugno del ’44, viene riportato vagamente che il “gregario” Pozzobon “cadeva sotto piombo nazista nell’adempimento del suo dovere” il 29 aprile 1945. Senza indicazione di luogo.
Nell’elenco dei caduti della brigata Bavaresco, il diciassettenne Pozzobon viene dato per disperso, sparito durante il combattimento alla caserma Salsa del 28 aprile 1945. Però gli scontri fra partigiani e tedeschi alla caserma Salsa avvennero il 29 aprile e vi morirono i partigiani Consolato Laganà e Romeo Visentin. Il 28 aprile ci furono scontri alla Fonderia, sempre a Santa Maria del Rovere, ma non risulta che vi siano stati dei partigiani uccisi, al di fuori della domestica Pasqua Gobbetto, di anni quarantotto; in quella zona fu colpito, il giorno 27 aprile 1945, con ferita che lo porterà alla morte due giorni dopo, Ugo Benvenuto.
Nella ricostruzione del Gazzettino a un anno dalla sua morte si trova scritto che P.G., aderente alla Bavaresco fin dal ’44, fu catturato e fucilato dai tedeschi la sera del 28 aprile 1945 quando «con pochi animosi» era andato all’assalto della caserma De Dominicis [...] «né fu possibile ricuperarne la Salma». Forse si tratta di un refuso del cronista, perché le due caserme (De Dominicis e Salsa) sono poste una a ovest e l’altra a nord della città, distanti in linea d’aria circa un chilometro e mezzo.
Che poi la salma del caduto non sia stata ritrovata è davvero inspiegabile.
Elio Fregonese scrive con sicurezza che Pozzobon, partigiano della Bavaresco, fu catturato e fucilato dai tedeschi alla caserma Salsa il 29 aprile. Ma nella domanda di iscrizione all’Anpi, firmata dalla mamma di Pier Giocondo, Jolanda Pozzobon Marcheggiano, il comandante della Bavaresco, Corrado Vanin “Sparviero” sottoscrive una dichiarazione in cui, dopo aver ricordato che P.G. era “collegato” con la sua brigata fin dal giugno del ’44, viene riportato vagamente che il “gregario” Pozzobon “cadeva sotto piombo nazista nell’adempimento del suo dovere” il 29 aprile 1945. Senza indicazione di luogo.
Nell’elenco dei caduti della brigata Bavaresco, il diciassettenne Pozzobon viene dato per disperso, sparito durante il combattimento alla caserma Salsa del 28 aprile 1945. Però gli scontri fra partigiani e tedeschi alla caserma Salsa avvennero il 29 aprile e vi morirono i partigiani Consolato Laganà e Romeo Visentin. Il 28 aprile ci furono scontri alla Fonderia, sempre a Santa Maria del Rovere, ma non risulta che vi siano stati dei partigiani uccisi, al di fuori della domestica Pasqua Gobbetto, di anni quarantotto; in quella zona fu colpito, il giorno 27 aprile 1945, con ferita che lo porterà alla morte due giorni dopo, Ugo Benvenuto.
Nella ricostruzione del Gazzettino a un anno dalla sua morte si trova scritto che P.G., aderente alla Bavaresco fin dal ’44, fu catturato e fucilato dai tedeschi la sera del 28 aprile 1945 quando «con pochi animosi» era andato all’assalto della caserma De Dominicis [...] «né fu possibile ricuperarne la Salma». Forse si tratta di un refuso del cronista, perché le due caserme (De Dominicis e Salsa) sono poste una a ovest e l’altra a nord della città, distanti in linea d’aria circa un chilometro e mezzo.
Che poi la salma del caduto non sia stata ritrovata è davvero inspiegabile.
La città di Treviso è piccola. La famiglia Pozzobon abitava dentro le mura e tutto lascia supporre che fosse una famiglia conosciuta. Pier Giocondo frequentava il liceo classico. Suo padre - il rag. Liberale, funzionario della Banca Commerciale - fin dall’inizio chiese al CLN notizie sulla sorte del figlio. I familiari dopo un anno, tramite il Gazzettino, ancora continuavano a richiederle, fornendo il loro indirizzo: “Viale B. D’Alviano n. 8”.
Difficilmente i nazisti tedeschi, che il 29 aprile 1945 stavano abbandonando la pianura sulla destra del Piave lasciandosi dietro (ben visibile) una scia di morti sia partigiani sia civili, potevano avere interesse, in quella drammatica domenica, ad occultare il cadavere di un singolo partigiano.
Dal canto loro i fascisti veneti della RSI — che avevano firmato la resa incondizionata a Padova la sera del 27 aprile — ormai pensavano solo ad occultare la loro di presenza. In particolare a Treviso le brigate nere, già nella serata del 27 aprile «per la maggior parte [...] si misero in borghese e se ne andarono ciascuno per conto proprio». (Maistrello, XX Brigata Nera ... , pp. 190-191).
Il mistero si infittisce ancor di più quando, nel sito che riporta l’elenco dei caduti della RSI, si trova il nome di Pier Giocondo Pozzobon rivendicato fra i propri caduti, disperso a Santa Maria del Rovere (TV) il 29 aprile 1945.
Ognuno tragga le sue conclusioni sullo strano caso di questo morto conteso e mai ritrovato.
Difficilmente i nazisti tedeschi, che il 29 aprile 1945 stavano abbandonando la pianura sulla destra del Piave lasciandosi dietro (ben visibile) una scia di morti sia partigiani sia civili, potevano avere interesse, in quella drammatica domenica, ad occultare il cadavere di un singolo partigiano.
Dal canto loro i fascisti veneti della RSI — che avevano firmato la resa incondizionata a Padova la sera del 27 aprile — ormai pensavano solo ad occultare la loro di presenza. In particolare a Treviso le brigate nere, già nella serata del 27 aprile «per la maggior parte [...] si misero in borghese e se ne andarono ciascuno per conto proprio». (Maistrello, XX Brigata Nera ... , pp. 190-191).
Il mistero si infittisce ancor di più quando, nel sito che riporta l’elenco dei caduti della RSI, si trova il nome di Pier Giocondo Pozzobon rivendicato fra i propri caduti, disperso a Santa Maria del Rovere (TV) il 29 aprile 1945.
Ognuno tragga le sue conclusioni sullo strano caso di questo morto conteso e mai ritrovato.
Camillo Pavan, 24 gennaio 2018
Sulla morte di Pier Giocondo Pozzobon, il 22 agosto 2018 mi scrive Francesca Onida, una sua cugina da parte di madre:
Sulla morte di Pier Giocondo Pozzobon, il 22 agosto 2018 mi scrive Francesca Onida, una sua cugina da parte di madre:
«La zia aveva riferito che il figlio era effettivamente stato ucciso dai tedeschi, ed il corpo gettato nella calce viva. Correva addirittura voce che il ragazzo vi fosse stato gettato ancora vivo. Questo potrebbe essere il motivo del mancato ritrovamento del corpo. Mi spiace di non avere informazioni più precise».
La memoria familiare, almeno da parte materna, non ha quindi dubbi: ad uccidere il partigiano Pozzobon furono i tedeschi.
A questo punto penso che, ragionevolmente, si possa dire che la presenza di PG Pozzobon nell'elenco dei caduti della RSI sia del tutto indebita.
Nota del 23 dicembre 2018 - La consultazione degli atti di morte dello Stato civile di Treviso complica il "caso Pozzobon".
Il padre del diciassettenne studente partigiano ottenne infatti dal tribunale di Treviso, con sentenza registrata il 12 giugno 1950 (n. 1251, vol 71, Atti Giudiziari) la dichiarazione di morte presunta del figlio. A supporto della sua istanza il rag. Liberale Pozzobon dichiarò «che il proprio figlio Pozzobon Pier Giocondo, nato a Genova il 14/12/27, partigiano nella Brigata "Bavaresco", la notte sulla Domenica del 29 aprile 1945 aveva partecipato ad una azione militare in Treviso S. M. Del Rovere contro la caserma "Salsa" tenuta da reparti delle SS tedesche, venendo catturato e fucilato con altri otto patrioti all'alba del 29 aprile 1945 dalle stesse SS tedesche; [e] che mentre le salme degli altri patrioti erano state recuperate non altrettanto era stato possibile per quella del Pozzobon».
Il padre richiese anche (e ottenne) che "la morte presunta" di Pier Giocondo fosse registrata «come avvenuta il 29 aprile 1945 alle ore 5 (dato che la fucilazione avvenne alle prime luci dell'alba e che a fine aprile il sole leva alle ore 5.15 circa)».
Il fatto è che all'alba del 29 aprile i tedeschi fucilarono sì otto partigiani ma a Villorba, non alla caserma Salsa, e fra gli otto fucilati non figurava Pier Giocondo Pozzobon.
Alla caserma Salsa, come detto sopra, domenica 29 aprile 1945 furono uccisi dai tedeschi i soli Consolato Laganà e Romeo Visentin.
Nota del 23 dicembre 2018 - La consultazione degli atti di morte dello Stato civile di Treviso complica il "caso Pozzobon".
Il padre del diciassettenne studente partigiano ottenne infatti dal tribunale di Treviso, con sentenza registrata il 12 giugno 1950 (n. 1251, vol 71, Atti Giudiziari) la dichiarazione di morte presunta del figlio. A supporto della sua istanza il rag. Liberale Pozzobon dichiarò «che il proprio figlio Pozzobon Pier Giocondo, nato a Genova il 14/12/27, partigiano nella Brigata "Bavaresco", la notte sulla Domenica del 29 aprile 1945 aveva partecipato ad una azione militare in Treviso S. M. Del Rovere contro la caserma "Salsa" tenuta da reparti delle SS tedesche, venendo catturato e fucilato con altri otto patrioti all'alba del 29 aprile 1945 dalle stesse SS tedesche; [e] che mentre le salme degli altri patrioti erano state recuperate non altrettanto era stato possibile per quella del Pozzobon».
Il padre richiese anche (e ottenne) che "la morte presunta" di Pier Giocondo fosse registrata «come avvenuta il 29 aprile 1945 alle ore 5 (dato che la fucilazione avvenne alle prime luci dell'alba e che a fine aprile il sole leva alle ore 5.15 circa)».
Il fatto è che all'alba del 29 aprile i tedeschi fucilarono sì otto partigiani ma a Villorba, non alla caserma Salsa, e fra gli otto fucilati non figurava Pier Giocondo Pozzobon.
Alla caserma Salsa, come detto sopra, domenica 29 aprile 1945 furono uccisi dai tedeschi i soli Consolato Laganà e Romeo Visentin.
DOCUMENTI
Sentenza di "presunta morte" - Copia presente nello Stato civile del comune di Treviso
Pier Giocondo Pozzobon - Sentenza di morte presunta (parte iniziale). (Stato civile del comune di Treviso) |
L'anno millenovecentocinquanta addì trentuno del mese di Agosto alle ore sedici e minuti cinque nella Casa Comunale
Io Cav. Giuseppe Bortolatto, Segretario Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Treviso delegato dal Sindaco, avendo ricevuto dal tribunale di Treviso con nota 342 di prot. del 31 Agosto 1950 copia sentenza di presunta morte di Pozzobon Pier Giocondo di Liberale, trascrivo la copia stessa che è del seguente tenore: N 242/1950 Pres. morti -
«Repubblica Italiana - In Nome del Popolo Italiano. Il Tribunale Civile e Penale di Treviso riunito in Camera di Consiglio e composto dai Sigg. Da Dalt Dott. Egidio - Presidente; Ramons Dott. Alessio - Giudice; Baldan Zanetti Dott. Francesco - Giudice est. ha pronunciato la seguente sentenza nel provvedimento per dichiarazione di morte presunta di Pozzobon Pier Giocondo di Liberale, promossa da Pozzobon Liberale fu Giocondo, elettivamente dom. in Treviso presso l'avv. Oreste Carniello.
Fatto - Con ricorso 5 settembre 1949 il Rag. Pozzobon Liberale fu Giocondo esponeva che il proprio figlio Pozzobon Pier Giocondo, nato a Genova il 14/12/27, partigiano nella Brigata "Bavaresco", la notte sulla Domenica del 29 aprile 1945 aveva partecipato ad una azione militare in Treviso S. M. Del Rovere contro la caserma "Salsa" tenuta da reparti delle SS tedesche, venendo catturato e fucilato con altri otto patrioti all'alba del 29 aprile 1945 dalle stesse SS tedesche; che mentre le salme degli altri patrioti erano state recuperate non altrettanto era stato possibile per quella del Pozzobon e che vane erano riuscite tutte le successive ricerche per cui il giovane stesso veniva dichiarato irreperibile a sensi dell'art. 124 della legge di guerra; ciò premesso, chiedeva che, omesse le formalità non necessarie, data la legale dichiarazione di irreperibilità esistente, fosse dichiarata la morte presunta di Pozzobon Pier Giocondo di Liberale e di Marcheggiani Jolanda come avvenuta il 29 aprile 1945 alle ore 5 (dato che la fucilazione avvenne alle prime luci dell'alba e che a fine aprile il sole leva alle ore 5.15 circa) ---
Con decreto 6.9.49 il Presidente del Tribunale di Treviso provvedeva alla nomina del giudice istruttore e disponeva la pubblicazione dell'istanza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel foglio annunci legali della provincia di Treviso, con invito a chiunque avesse notizia dello scomparso a farle pervenire entro sei mesi dall'ultima pubblicazione.
Eseguite tali formalità e decorso detto termine senza che alcuno facesse pervenire notizie dello scomparso, il ricorrente chiedeva che fosse dichiarata la morte presunta del predetto scomparso, omessa la formalità dell'art. 728 C.P.C. a sensi dell'art. 2 L. 3.6.1949 n. 320.
Diritto - Da documenti dimessi dal ricorrente a norma dell'art. 190 disp. atto C.P.C., comprovanti lo stato di famiglia, il fatto e il tempo della scomparsa, risulta che il Pozzobon partecipò, insieme ad altri otto patrioti militanti nel "Corpo Volontari della Libertà" ad un'azione militare contro la caserma Salsa" di Treviso, occupata da reparti armati delle SS tedesche, e che venne, insieme ai suoi compagni, catturato; che di tali suoi compagni, fucilati dalle SS tedesche, furono rinvenute le salme, mentre vane riuscirono le ricerche per ritrovare quella del Pozzobon Pier Giocondo.
Osserva che può omettersi la procedura istruttoria di cui l'art.728 C.P.C. a sensi dell'art. 2 L. 3.6.49 n. 320, non essendovi d'altronde alcuno in grado di dare ulteriori informazioni utili; e poiché tutte le altre formalità stabilite dalla legge sono state adempiute e sono trascorsi i due anni dall'entrata in vigore del trattato di pace previsti dall'art. 60 n.1 C.C., va accolta la istanza e va dichiarata la morte presunta del Pozzobon Pier Giocondo alla data del 29.4.1945, alle ore 5 giorno al quale risale la ultima notizia di lui e ora nella quale si presume sia avvenuta la fucilazione.
P.Q.M.
Il Tribunale dichiara presunta la morte di Pozzobon Pier Giocondo di Liberale nel giorno 29 aprile 1945 alle ore cinque. Ordina che la presente sentenza sia inserita per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel foglio annunci legali della Provincia di Treviso. Manda alla Cancelleria di curare la comunicazione della presente all'Ufficio dello Stato civile di Treviso. - Treviso, 7 maggio 1950. F.to Da Dalt, f.to Ramons, f.to Baldan Zanetti. Il Cancelliere f.to Fusari.Depositata , li 6 Giugno 1950 - Il Cancell. f.to Fusari.
Registrato a Treviso li 12.6.1950 al N 1215 Vol 71 atti Giudiziari. Esatte £. gratis. - Il Procuratore f.to Bortolatto (c.s.) - Oggi 30 agosto 1950 l'avv. Carniello depositata copia della Gazzetta Ufficiale N. 151 del 5.7.50 e del foglio annunzi legali del 4.7.1950 e del foglio annunzi legali del 4.7.1950 n. 1 nei quali risulta pubblicata la sentenza che precede. Il Cancelliere f.to Fusari.
Per copia conforme all'originale che ha fatto passaggio a cosa giudicata. Treviso 31 agosto 1950. Il Cancelliere, Fusari».
Eseguita la trascrizione ho munito del mio visto ed inserita la copia suddetta nel volume degli allegati a questo registro.
L'Ufficiale dello Stato Civile. [Firma]
Domanda di iscrizione all'ANPI, firmata dalla madre
Jolanda Pozzobon Marcheggiano, sottoscrive la domanda di iscrizione all'Anpi del figlio caduto Pier Giocondo Pozzobon. (Archivio Istresco, b. 47, fondo Anpi). |
Pier Giocondo Pozzobon nella scheda dei caduti partigiani
della div. Sabatucci - brg. Bavaresco. (Archivio Istresco, b. 24). |
Il rag. Liberale Pozzobon, padre di Pier Giocondo Pozzobon, chiede notizie del figlio scomparso tramite l'organo del CLN Treviso Liberata (n. 2, 18.5.1945) |
Ricordo di Piergiocondo Pozzobon nel Gazzettino, cronaca di Treviso, 3 maggio 1946. |
Il nome di Pier Giocondo Pozzobon nell'elenco dei caduti della RSI, disperso a S. Maria del Rovere, TV, il 29 aprile 1945. |
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