sabato 12 novembre 2016

Giuseppe Moretto, 1922-1943

Moretto Giuseppe di Antonio, Treviso, classe 1922
Aviere Scelto - Aeroporto di Vicenza
Partigiano Combattente - Brg. Val Leogra - Div. Garemi
Caduto il 10 settembre 1943 a Schio
Moriva per ferite di arma da fuoco presso la caserma Celle [Cella], in combattimento contro i tedeschi
Impiegato - 3. avv. professionale          (Elio Fregonese, 1997)



Nota
Il nome di Giuseppe Moretto non è fra quelli incisi nella lapide del monumento ai  partigiani.
Tuttavia la sua morte è rivendicata l'8 settembre 1945 come "la prima vittima trevigiana del nazismo" dal settimanale del PCI trevigiano Il Lavoratore.

Partigiani uccisi: Wladimiro Paoli (primo anniversario) e
Giuseppe Moretto (secondo anniversario).
Il settimanale del PCI di Treviso Il Lavoratore, diretto da Pietro Dal Pozzo
- e in edicola ancora con l'autorizzazione del P.W.B. del governo alleato -
invita a partecipare alle cerimonie religiose di suffragio.

Commemorazione di Giuseppe Moretto
nel IV anniversario della sua morte (Gazzettino)

La morte di Giuseppe Moretto avvenne nell’attacco alla caserma Cella di Schio da parte dei tedeschi subito dopo l’armistizio, alle prime ore del 10 settembre 1943, durante l’occupazione dell’Italia.
Sull’episodio, ecco quanto è riportato da Piero Casentini nella Scheda dell’Atlante delle stragi nazifasciste  .

All’interno della caserma Cella di Schio si trovavano, nella notte tra il 9 e il 10 settembre 1943, un
battaglione del 57° reggimento Fanteria, una Compagnia di avieri ed una di alpini. In totale più di 1000 militari italiani. Gli ufficiali alloggiavano presso case private, mentre la truppa era acquartierata nei locali della caserma. Per ordine del comandante, maggiore Ferdinando Jeri, la truppa era stata disarmata il giorno 9 settembre: erano stati accantonati 1430 fucili, 28000 cartucce, 1600 bombe a mano, 25 mitragliatrici pesanti, 30 leggere e un cannone anticarro. Alle 4.30 antimeridiane del 10 settembre 1943, un autocarro che trasportava militari tedeschi in assetto di guerra appartenenti al 1° Reparto semoventi della 1° Divisione corazzata delle SS “Leibstandarte Adolf Hitler” proveniente da Vicenza, assaltò la caserma Cella. L’aviere Giuseppe Moretto, in servizio di sentinella, venne immediatamente ucciso all’interno della garitta. I militari tedeschi iniziarono a sparare in direzione delle finestre della caserma, dopo aver illuminato l’immobile con alcuni fari. Successivamente penetrati all’interno delle camerate, spararono su chi tentava di opporsi alla cattura. I soldati feriti Masiero Marchi, Vincenzo Bernardi e Bruno Zavarise morirono lo stesso giorno in ospedale. Altri sei militari rimasero feriti. Il giorno seguente, l’11 settembre 1943, i militari italiani presenti nella caserma vennero tradotti, con 54 autocorriere, in un campo di smistamento nei pressi di Mantova. Da lì vennero successivamente deportati in Germania.



Nessun commento:

Posta un commento