sabato 12 novembre 2016

Bruno Chiarello, 1923-1945

Chiarello Bruno di Angelo, Treviso, classe 1923
Marinaio - Deposito CREM di Venezia
Partigiano Combattente - Brg. Gobbato - Gr. Brigate G. L.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Caduto il 29 aprile 1945 a [Quinto di] Treviso
Volontario in azione di rinforzo a compagni attaccati da forze nemiche, si batteva strenuamente e, ferito, non desisteva finché un'ultima raffica lo uccideva
Meccanico - 5. elementare      (Elio Fregonese, 1997)




Atto di morte, Stato civile del comune di Treviso (partic.)


Particolare dell'atto di morte di Bruno Chiarello, partigiano di Giustizia e Libertà.
«Il giorno ventinove del mese di Aprile dell'anno millenovecentoquarantacinque
alle ore tredici e minuti trenta in Quinto di Treviso, località Gambero Strada Noalese, 
per azioni di guerra contro truppe tedesche è morto Chiarello Bruno dell'età di anni ventuno
cittadino italiano di razza ariana residente in Treviso, che era nato in  Treviso, che era nato
da Angelo, fornaio 
residente in Treviso e da Biasuzzi Erminia, casalinga residente in
Treviso, 
e che era di professione operaio, di stato civile celibe
».

Motivazione della medaglia di bronzo
Chiarello Bruno
di Angelo e di Biasuzzi Erminia

[...]

Vice Comandante di formazione partigiana partecipava a numerosi combattimenti, dando ripetute prove di coraggio, capacità e spirito di sacrificio.
Volontario in una azione di rinforzo ad un reparto partigiano che stava per essere sopraffatto da preponderanti forze avversarie, si lanciava all'attacco battendosi strenuamente ed infliggendo sensibili perdite al nemico.
Rimasto ferito non desisteva dal combattimento, finché, colpito a morte, cadeva gloriosamente con l'arma in pugno.

Veneto, 1 gennaio 1944 - 29 aprile 1945
Decreto 21 marzo 1970 - G.U. 131/70


Il ricordo di Bruno Chiarello, partigiano ucciso dai tedeschi in ritirata
il 29 aprile 1945 presso la trattoria "al Gambero", sulla Noalese:

il suo ricordo nel monumento ai partigiani di Treviso.

Il btg. autonomo “Bruno e Rino Chiarello” —  così denominato dopo la Liberazione
in onore dei due partigiani caduti (che erano cugini) — apparteneva alle formazioni garibaldine
e operava nella città di Treviso e immediata periferia.
(Istresco, Diari Storici…, p. 414 e pp. 419-420)





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