Partigiano Combattente - Brg. Paoli - Div. Sabatucci
Caduto il 12 aprile 1945, a Treviso
Catturato nella sua abitazione durante rastrellamento, veniva fucilato per rappresaglia al Ponte Ottavi
Operaio - 4. elementare (Elio Fregonese, 1997)
Atto di Morte, Comune di Treviso
La morte del partigiano Ciondoli nella cronaca di Treviso del Gazzettino (14.4.1945)
Giovanni Ciondoli, partigiano ucciso dalle brigate nere al Ponte Ottavi. (Il Gazzettino, 14 e 16 aprile 1945) |
Trascrizione
Un cadavere presso il Ponte Ottavi
«Ieri mattina verso le ore 10 alcune persone che transitavano nelle vicinanze del ponte Ottavi in Sant'Angelo notavano il cadavere di un individuo adagiato sulla riva del Sile.
Un sanitario che passava in bicicletta proprio in quel momento e per quella strada, si affrettava a visitare la salma esternamente, riscontrando una ferita di arma da fuoco alla regione occipitale con fuoriuscita dall'occhio destro. Le vestimenta del cadavere erano inzuppate di acqua per cui le autorità presumono che sia stato gettato nel fiume e poi estratto da sconosciuti. Il morto non è stato ancora identificato, ma secondo le successive indagini sembrerebbe trattarsi di un tale Ciondoli di 30 anni circa».
Testimonianza di Giancarlo Zuliani, 1943, studioso della storia di San Giuseppe (TV)
«Ho un paio di testimoni che si ricordano di aver visto la salma di Ciondoli, là sul Sile al ponte Ottavi: uno è Mariano Bassetto e l'altro è Carletto Cogo. Abitavano alle Case Luzzatti (che all'epoca erano sotto la parrocchia di San Giuseppe) e si ricordano. In particolare Mariano Bassetto, che ora abita a San Zeno mi ha detto:
"Tu non lo crederai, ma io da quella volta là, passando per ponte Ottavi, non ho più il coraggio di guardare il Sile a destra [verso valle]. Perché Giovanni Ciondoli era lì legato, "obbligato" sulla riva destra del fiume in modo che chi passava - venendo dalle Case Luzzatti e da Sant'Angelo - fosse costretto a vederlo... ».
(Conversazione con G.C. Zuliani del 6 giugno 2019, file 19060601, 44:26).
Ponte Ottavi sul Sile, luogo dell'uccisione del partigiano Giovanni Ciondoli, 12 aprile 1945. (Google Street View, 11-2020) |
La morte di Giovanni Ciondoli nei documenti partigiani
Giovanni Ciondoli, partigiano garibaldino di Treviso: la sua cattura e uccisione nel diario storico della brigata Bavaresco, divisione Sabatucci. (Aistresco, ID 86, n. inv. 007). |
Ascolta la testimonianza del figlio Gianfranco (15.1.2014)
P.S.
Nel gennaio del 2014, dopo essere venuto a conoscenza della morte del partigiano Ciondoli in un luogo che mi è familiare e ricordando le promesse degli "aspiranti amministratori" del Pd in un loro tour preelettorale dell'anno precedente a Sant'Angelo, avevo scritto un'email al sindaco e ai consiglieri di cui avevo rintracciato l'indirizzo di posta elettronica.
L'avevo fatto "a futura memoria", ben consapevole che mai la promessa da marinaio del 2013 che prevedeva la costruzione di una passerella a lato di Ponte Ottavi sarebbe stata presa in considerazione dalla giunta comunale e men che meno - nell'improbabile caso si fosse provveduto alla sua costruzione - essa sarebbe stata dedicata a questo "umile e grande eroe".
Ripropongo tuttavia tale email perché in questi giorni (marzo 2017), in seguito allo spoglio dell'annata 1945 del Gazzettino, sono venuto a conoscenza del modo con cui Giovanni Ciondoli fu ammazzato. Lo conoscevo dal racconto del figlio, ma vederlo confermato nelle brevi di cronaca del giornale cittadino dell'epoca mi ha molto colpito.
Certamente nel prossimo tour elettorale gli aspiranti amministratori ripeteranno la promessa di affiancare al ponte Ottavi l'auspicata passerella ciclopedonale. [Cfr. la pagina del sito del Movimento 5 Stelle di Treviso - https://www.movimento5stelletreviso.it/santangelo-santa-maria-del-sile-vicini-al-centro-storico-davvero/ - Ultima consultazione 9.9.2019]
Sperando che stavolta sia la volta buona, ripropongo la richiesta di intitolare tale passerella a Giovanni Ciondoli, uno dei cinquantasei Padri della Libertà, cittadini di Treviso uccisi da fascisti, e se proprio neppure stavolta una passerella si riuscirà a costruirla che almeno sia collocata una lapide (o una targa) che ricordi il sacrificio del partigiano Ciondoli.
Sperando che stavolta sia la volta buona, ripropongo la richiesta di intitolare tale passerella a Giovanni Ciondoli, uno dei cinquantasei Padri della Libertà, cittadini di Treviso uccisi da fascisti, e se proprio neppure stavolta una passerella si riuscirà a costruirla che almeno sia collocata una lapide (o una targa) che ricordi il sacrificio del partigiano Ciondoli.
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campa cavallo! caro Camillo, chissà mai se vedremo la passerella Ciondoli...
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